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Freerinding – Monte Bove

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Ancora un’avventura in freeride, del nostro amico Luciano Canullo aka Lomonero…questa volta tocca al Monte Bove di Frontignano.Seguono le sue parole…

 

Come al solito levataccia mattutina…ore 07.00 finalmente in viaggio, destinazione Frontignano di Ussita, un luogo ideale per momenti di svago e principale stazione sciistica dei Sibillini.

  

L’impianto più alto porta a quota 1900 mt, nonostante le quote mediamente modeste, la stazione offre discrete possibilità di fuori pista.

  

Chi però vuole apprezzare a pieno le potenzialità del luogo, con brevi progressioni in salita, può avere accesso alla vallate circostanti che ospitano i terreni più ripidi e le discese più belle.La giornata inizia al parcheggio dell’Hotel Felicita, dove inizia la salita verso il Monte Bove Sud (2168 mt), ridiscendere poi per Val di Bove.

  

  

Dopo un’ora e mezza arrivo al rifugio Cornaccione, dove incontro il mitico Luciano (che saluta tutto l’Hot Ice, specialmente Cristiano e Andrea). Lo spettacolo al rifugio è meraviglioso dove si può osservare tutta la catena dei Sibillini.

  

  

Nel frattempo incontro amici di vecchia data (Elia, Alessandro, Emanuele, Francesco e Mattia) e altri ragazzi che stanno lavorando al park, per l’esattezza al Fronte Park (www.etrgang.com).

  

  

Mentre parto per la salita del Monte Bove , incontro altri amici che si uniscono a me per la risalita e per poi affrontare il bel pezzo di fuori pista della Val di Bove. Quindi con Andrea, Giorgio, Alessandro, Alessio ed altri, ci incamminiamo; per altri 50 minuti di salita e finalmente arrivo al Monte Bove Sud e ogni volta che raggiungo questa vetta sono emozionato come se fosse la prima; lo scenario è mozzafiato e si può ammirare la catena dei Sibillini nella sua interezza.

  

Come sempre osservo l’arrivo della vecchia funivia e immagino come doveva essere questo luogo, quando questo impianto era in funzione.
Inizio ad avere voglia di un versante di 1000 mt di dislivello.

  
 
Ci ritroviamo in fondo alla valle contenti per le superfici che abbiamo trovato e per le linee tracciate.

  

In conclusione è stata una bella giornata; poi ci sono tanti fattori ambientali che possono influenzare la scelta del percorso, ma il pericolo c’è ed è ovunque e può essere più meno calcolato…; occhi sempre aperti.

Freeriding e localismo Forever. 

Testo e Foto: Luciano Canullo aka Lomonero
msn: lomonero@hotmail.it

 

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